L’invidia è una brutta bestia [Case History]

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Quante volte l’avremo sentito dire, “l’invidia è proprio una brutta bestia!”

Spesso però questa brutta sensazione permette a persone senza scrupolo di diffamare lavoro altrui nascondendosi dietro a nickname fasulli.

Sinceramente non mi era mai capitato di avere messaggi diffamatori, ma l’altro giorno su un articolo della Seconda Edizione di Go!WebDesign ricevo molteplici commenti addirittura con le mie credenziali.

Questo proprio non posso accettarlo! Ma ancora sono buono è ho ho dato un’ulteriore possibilità di scusarsi e di finirla qui.

La mia proposta non è stata accettata, allora sono andato a fare un minimo di indagini dall’IP usato nel commento.

Questo è il messaggio che il nostro simpaticone ha usato con le mie credenziali per diffamare il mio workshop.

Una volta rintracciato l’IP scopro addirittura altri messaggi anche su JD, allora la calma era esaurita e il disgusto aumentato.

Andiamo sul servizio IP-ADRESS e inseriamo l’IP misterioso, e selezioniamo la voce in basso Whois e come per magia avremo diversi risultati.

Se siamo fortunati otterremo subito le informazioni che vogliamo come Nome e Cognome, Indirizzo, Numero di telefono, ma se siete sfortunati come me la faccenda è un po più lunga.

Praticamente il nostro personaggio misterioso è un abbonato Satcom e dopo averli chiamati mi hanno informato che per questioni di privacy i loro abbonati non possono essere identificati per terzi.

A questo punto l’unica cosa da fare è andare alla Polizia Postale e fare una querela tramite riconoscimento IP.

Il giorno seguente sono andato in Polizia Postale e ho sporto denuncia, in tutto ho perso 3 ore del mio tempo.

Cosa succederà al personaggio misterioso?

Dopo l’approvazione da parte della questura verrà rintracciata la persona e invitata a presentarsi nella questura in cui abita.

Questa persona ha compiuto due reati gravi, il primo diffamazione e il secondo addebito improprio di identità, punibili dalla legge.

Infine sarà organizzata una seduta in tribunale nella quale il personaggio dovrà ammettere le sue colpe e risarcire eventuali danni economici.

Cosa farà Julius?

Quando la Questura approverà la mia denuncia dovrò recarmi in tribunale per rappresentare la parte lesa.

La sede in cui si svolgerà la seduta in tribunale è relativa alla sede nativa del personaggio misterioso, quindi mettiamo caso sia di Roma, dovrò recarmi lì.

Questo per me sarà ulteriore tempo perso e soldi per finanziare il viaggio, che comunque sarà addebitato al personaggio misterioso.

Julius facciamo pace?

Ho la possibilità di annullare la denuncia in qualsiasi momento, questa decisione sarà presa solo qualora ricevessi delle scuse e la motivazione di questo brutto comportamento.

Questa per me non è una crociata a senso unico, ma un modo per far capire alle persone meschine che non bisogna nascondersi dietro a nickname fasulli per screditare un concorrente.

Conclusioni

Ho ricevuto svariati messaggi poco carini nei miei confronti sul blog, più o meno pesanti, ma ci ho sempre riso sopra e addirittura giocato.

Ma in questo caso l’avermi rubato le credenziali e aver offeso un progetto, che per me è un figlio mi ha fatto davvero arrabbiare.

Penso che l’invidia possa essere un sentimento costruttivo, anche io spesso sento invidia quando vedo dei personaggi di successo o design strabilianti, ma la mia invidia si trasforma in ammirazione e cerco sempre di prendere qualcosa da ognuno di loro.

Come sappiamo il web 2.0 ci aiuta parecchio è un IP è quasi un’impronta digitale, se stai leggendo avrai capito cosa intendo.

Voi cosa avreste fatto al mio posto?

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

74 Commenti

  1. Ciao Julius! Ti ammiro per questo tipo di scelte! Non potevi fare la cosa più giusta!

    Spero che tutto si risolva e il “simpaticone” si prenda le sue responsabilita!

    A presto!

  2. Ciao Julius mi dispiace tantissimo per quello che ti è capitato. Hai ragione l’invidia è una brutta bestia e certi comportamenti vanno davvero puniti. Mi auguro che potrai risolvere questo problema nel migliore dei modi.
    Seguo da anni il tuo blog, mi occupo di web e comunicazione. Credo che noi tutti dobbiamo imparare qualche cosa da ogni persona soprattutto da quelle come te!
    Sei un grande Julius continua cosi!!!

  3. Julius, mi spiace ma secondo me la polizia non fara’ proprio un bel niente. Gia’ una volta ho denunciato il furto di identita’ con casini su ebay, truffe a nome mio, ecc e sai cosa mi hanno risposto? “Non abbiamo tempo di star dietro a queste cose, abbiamo altro da fare!” Cmq vada tienici aggiornati!
    Byez

  4. @ Luca:
    guarda che le forze dell’ordine non possono risponderti così, se ci sono i presupposti per una denuncia e per avviare un’indagine loro hanno l’obbligo di ascoltarti, altrimenti l’agente stesso che ti ha detto quelle parole è passibile di denuncia per inadempienza.
    Per quanto ci sia la possibilità che non si arrivi a nulla, Giuliano ha comunque fatto bene a fare quello che sta facendo.
    Altrimenti si entra nell’ordine di idee che “è inutile andare alla polizia tanto non serve a niente” per qualsiasi cosa.
    Questo si che sarebbe preoccupante.
    Se esistono delle regole vanno osservate, e non esistono leggi più o meno importanti, esistono leggi da rispettare e basta.

  5. Ciao J……… ma se il tipo in questione ha usato un proxy? magari hai dato alla polizia l’ip di un altro ;)
    Buona fortunaaaaaaaaa!!!!!!

  6. @ Eugene:
    Scusa mi sono spiegato male, hai ragione, la denuncia va fatta sempre e comunque (ed e’ quello che avevo fatto io, piu’ che altro per pararmi il fondoschiena) anche se poi non si arriva a nulla come dici te… Infatti l’agente ha compilato il verbale e poi mi ha detto quello che ho scritto nel precedente post. pero’ fa innervosire eh!??!

  7. @ Luca:
    guarda, a me è successa la stessa cosa però dopo una rapina in casa, cosa che ti fa imbestialire un po’ di più.
    Sebbene noi avessimo una serie di informazioni che avrebbero consentito alla polizia di avviare e condurre una seria e presumibilmente efficace indagine, l’agente si è limitato a dire “no, queste informazioni non ci servono”.
    Il fatto è che in certi momenti si è talmente afflitti da non aver la forza di reagire.
    Con questo non voglio dire che le forse dell’ordine siano incapaci ed inefficienti, tutt’altro.
    Dico semplicemente che, essendo formate da noi esseri umani la cui natura ci porta a non sono tutti uguali, possa capitare d’incontrare l’imbecille di turno.

  8. Allucinante quello che racconti, che succedano cose così è semplicemente incredibile. Che ci siano persone che invece di occupare il tempo nel costruire qualcosa di proprio, nel realizzare qualcosa, si dedicano a distruggere quello che qualcun altro ha costruito, è tristissimo.
    Ovviamente hai fatto benissimo, avanti così! E molte grazie per aver condiviso la tua esperienza, che almeno nel mio caso, apre gli occhi su tutti i rischi della rete.

  9. Ciao Julius. Innanzitutto complimenti per la calma e la correttezza che hai dimostrato in questo articolo: hai trattato la cosa elegantemente senza andare in escandescenze.

    A me è capitata più o meno la stessa cosa su Nanoda, il portale di Anime/Manga che gestisco da un paio di anni. Nel mio caso non solo c’è stato il furto d’identità… ma anche del sito! Il furbacchione di turno aveva clonato la grafica di nanoda, inserito il tutto in due domini netsons. Se ti interessa vedere l’articolo che spiega l’accaduto lo trovi qui: http://tinyurl.com/28p34ag

    Nel mio caso, ho contattato direttamente Netsons, facendo presente che se non avessero rimosso il tutto mi sarei rivalso anche su di loro. Ho avuto comunque grande collaborazione: non solo mi hanno fornito l’IP del furbacchione, ma mi hanno anche dato una mano ed oscurato subito i siti.

    Pochi giorni dopo la pubblicazione dell’articolo, il “furbacchione” mi ha scritto spiegando le sue motivazioni e scusandosi. Spero che vada bene anche a te.

    In ogni caso, penso che la tua onestà e bravura si sia già dimostrata ampiamente su queste pagine, quindi il furbacchione di turno ha solo sprecato il suo tempo.

    In bocca al lupo! :-)

  10. io non avrei avuto la pazienza che hai avuto tu, sarei andata avanti per mesi con i flame e mi sarei inutilmente rosa il fegato. hai fatto bene, e che questa cosa sia di esempio per tutti i rosiconi!! XD

  11. Grande Julius! hai fatto bene! peccato che la polizia postale molto probabilmente ignorerà tutto… del resto ricordiamoci che siamo in Italia… :(
    In bocca al lupo comunque!

  12. Eh beh, non so se è invidia ma di sicuro ti ha danneggiato.
    Tuttavia, se non ha usato proxy o tor invece di invidioso è stupido.. se invece ha usato qualcosa per rendersi anonimo, buona fortuna, ne avrai bisogno..

  13. Francesco

    Azz. Comunque, oltre ad averti fatto arrabbiare, guarda il lato positivo della cosa, il tuo evento ha mosso un gran bel numero di contatti, tanto da aver fatto scottare il culetto a qualcuno :)
    Complimenti per la Maturità.
    Un caro saluto,
    Fra

  14. Non avrei mai pensato di leggere una cosa del genere…
    Incredibile davvero e sto senza parole.
    Complimenti a te per la disponibilita’ verso questa persona.

  15. Ma IP-ADRESS da davvero informazioni come nome e cognome, indirizzo e numero di telefono? In quali casi?

    Inoltre cosa succede se la polizia trovasse che l’ip appartiene ad un internet point, una scuola o in ogni caso una rete publica?

    Perchè poi parli di invidia? Un ‘hacker’ potrebbe divertirsi a rovinare qualsiasi cosa senza necessariamente essere geloso, o magari una idea del colpevole te la sei fatta..

    Ciao

  16. @Sergio diciamo che l’ip è un indirizzo temporaneo che identifica la connessione usata per interfacciarsi con un certo servizio.
    dall’IP si può risalire al proprietario della rete, ovviamente nn riesci inizialmente a scoprire chi è il vero autore del “fatto”, ma solamente il proprietario della connessione.
    comunque sia nei log file resta sempre traccia dell’indirizzo fisico della scheda di rete utilizzata dal tizio sconosciuto, cioè in pratica il pc viene registrato in locale.
    per queste ovvie ragioni un internet point in regola ha l’obbligo di identificare i clienti che utilizzano i loro pc.

  17. “questo non lo posso proprio accettare”…un consiglio lo puoi accettare? Tiratela di meno…invidia?Di cosa?
    “case history”??? Ma cosa sei un libro di economia?!
    E ora vai a denunciare il povero cristo a cui sto rubando la connessione…

  18. @john: ciao le mie frasi “questo non lo posso proprio accettare” sono dovute al fatto che non è la prima volta e poi se hai letto hanno rubato addirittura e ingenuamenta la mia identità se cosi si può dire tutto qui…

    Io libro di economia? Direi proprio di no, di economia aziendale avevo il 6 tirato..

    Per la “case history” era solo un modo “cool” per informare nel titolo che oltre a parlare vi è un caso…

    Io accetto le critiche ma quando mi arrivano persone come quelle descritte nell’articolo e anche tu, che non mostrano chi sono ma sono pronte a sparare sentenze non le digerisco proprio…

    ..e come arrivasse qualcuno a casa tua con il passamontagna e ti dicesse che sei stronzo… non te la prendi un pochino?

    Infine concludo con il dire che invece di aggirare gli ostacoli con ip nascosti o rubati come dici, avresti fatto prima a controllare il povero cristo =)

  19. Io avrei più “pacificamente” optato per un “ban” dell’utente/IP dai commenti, visto anche che il tizio è stato così scemo da rubarti l’identità su un sito di tua competenza.
    Se l’avesse fatto altrove… avrei prima contattato il gestore del sito e poi, forse, dopo, avrei fatto come te!
    CIAO!

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