8+ Utili Consigli per chi vuole Diventare Freelance

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Alcuni consigli che avrei voluto avere quando ho iniziato la carriera da Freelancer.

Dopo 2 anni di esperienza sul campo in un’agenzia come dipendente, nel 2009 ho deciso di seguire le mie passioni e intraprendere la carriera di Freelance.

Sono passati ormai diversi anni da quando ho intrapreso questa strada, con la quale sono riuscito a unire alla mia grande passione il mio lavoro attuale, sono cambiate tante cose ed evolute altre in modo positivo e voglio condividere con te alcuni consigli che mi sento di darti personalmente.

Ricevo diverse email in cui mi viene chiesto se è meglio rimanere dipendenti o freelance, di seguito ti lascio alcune mie personali riflessioni che consiglierei a chiunque abbia questi dubbi.

1. Non avere paura

Di solito la strada di diventare Freelance può essere scelta per due principali motivi, il primo perchè nella situazione attuale non si è soddisfatti, oppure perchè è l’unica strada da percorrere.

Soprattutto il primo motivo è il più difficile, in quanto nei maggiori dei casi stiamo lasciando un posto di lavoro più o meno sicuro, e ci inoltriamo su una strada mai percorsa prima.

La paura di provarci può giocare un ruolo fondamentale e rimanere nella situazione attuale fin quando non accadrà un evento che ci farà capire effettivamente cosa vogliamo dal nosto lavoro.

Ti consiglio di farti una semplice domanda: “Ad oggi il tuo lavoro ti soddisfa? Sei felice di quello che fai?

Se la tua risposta è SI, vuole dire che stai percorrendo la strada giusta, invece se la tua risposta è NO devi trovare il modo per essere soddisfatto di quello fai.

Solo in questo modo potrai produrre con una marcia in più ed evolvere dai soliti schemi imposti dalla burocrazia aziendale.

2. Il talento paga

Si vale anche in Italia credimi, stai certo che se hai un vero talento, devi solo trovare il modo efficace di comunicarlo agli altri.

Il primo metodo per comunicarlo agli altri è quello di farti conoscere sul web, di mostrare quello che puoi fare e che fai tutti i giorni.

In questo modo, dimostrando concretamente cosa puoi fare grazie alla tua passione/talento avrai una marca in più rispetto agli altri.

Apri un blog, ottimizza il tuo profilo LinkedIn, crea video in cui presenti il tuo lavoro, sperimenta su te stesso.

Si il talento paga, e in Italia spesso dovrai “pagare” tu! Verrai soffocato dalla tassazione, una delle più alte rispetto gli altri paesi, anche questa sarà una tua battaglia da vincere.

3. Credi nelle tue capacità

Solo credendo in se stessi e nelle proprie capacità puoi fare la differenza su tutti i campi.

Sappiamo tutti che esisterà sempre una persona più brava e capace di noi, ma questo non deve pregiudicare la nostra considerazione.

Pianifica degli obiettivi personali e non arrenderti mai fino a quando non raggiungi tutti i tuoi obiettivi.

4. Non mollare ai primi insuccessi

Come scrivevo prima è normale cadere in qualche buca, durante una camminata in una strada buia mai percorsa prima, l’importante è sapersi rialzare, sempre.

Anche a me è capitato, a tutti capita, ti ho mai raccontato la disavventura con il mio primo cliente a 22 anni e con poca esperienza? Un totale fallimento, ma ho imparato tantissimo, un giorno ti racconterò.

Questi errori possono sicuramente farci crescere e maturare su diversi punti di vista, spesso gli insuccessi all’estero sono visti in modo positivo, in quanto vuol dire che almeno ci hai provato.

Gli insuccessi o gli errori sono utili occasioni per dimostrare di saper fare meglio e superarli.

5. Non pensare di essere solo

Un grande errore che fanno in molti una volta diventati Freelance è quello di chiudersi nel loro ambiente, senza condividere nulla e senza creare una rete di connessioni.

Questa rete di connessioni sono preziose, avere una rete di conoscenze dirette ti permette di entrare in contatto con altre realtà e collaborare su diversi progetti insieme.

Soprattutto noi Freelance ci accorgeremo dopo alcuni mesi che mancherà il senso di gruppo se rimarremo chiusi e da soli, questo non deve succedere.

Consiglio sempre di conoscere nuove persone nello stesso settore, fare un passo avanti e non fermarsi ai pregiudizi “No. Lui è un mio concorrente!

Inoltre è utile partecipare a Eventi, Forum, Gruppi che diano la possibilità di confrontarsi con gli altri professionisti del settore.

Solo in questo modo riuscirai a continuare a crescere, confrontandoti con altre visioni e idee.

6. Circondati di sole persone fidate

Avere una interessante rete di conoscenze di permette come scrivevo prima di entrare in contatto con diverse persone, ed eventuali collaborazioni.

Ricordati sempre di filtrare bene i tuoi contatti, e prima di dare piena fiducia fai bene i tuoi controlli.

Basta una sola persona all’interno della tua visione per andare fuori strada, e risalirla non sarà per niente facile.

7. Svendersi può capitare ma…

Io sono la prima persona ad essere contrario nello svendere la propria professionalità, ma soprattutto all’inizio della carriera può capitare, per creare portfolio o farsi conoscere.

In quel primo momento se tornassi indietro mi avrebbe fatto piacere un articolo del genere, che mi consigliasse di svendersi in modo intelligente e non da stupidi.

  • Progetto per un portale: Quotazione Proposta 5.000€
  • Il brand te ne concede solo 2.000
  • Siamo stati svalutati di 3.000€ cosa scegli?

Può e potrebbe capitare in futuro, che pur di mettere la firma a un lavoro grosso, sia necessario applicare qualche “sconticino” di troppo, aspetto da rispettare e scegliere a seconda della propria testa. Facciamolo solo se necessario e utile per noi.

8. Lavorare Gratis? Mai!

Un altro aspetto che sconsiglio vivamente e lavorare a gratis, non fatelo neanche per il vostro migliore amico, sprecherete tempo prezioso.

Non posso fare nomi ma durante la mia carriera di Freelance, ho avuto alcune richieste di lavoro da grandi brand in campo musicale a costo zero, in cui si richiedeva professionalità, ma in cambio solo la possibilità di inserire il lavoro ultimato in portfolio.

Conosco anche cari colleghi che pur di mettere la firma a un lavoro di un grande brand, o si sono svenduti o addirittura hanno lavorato per diversi mesi gratuitamente.

Ne vale la pena? Voi lo fareste?

Io non l’ho mai fatto e spesso ho perso dei lavori ovviamente, ma quando poi alcuni di qui stessi clienti, bruciati da esperti improvvisati, tornavano sui loro passi riconoscevano il mio valore, e ora chiedetevi il motivo.

Questo per consigliare vivamente di non svendersi mai, o almeno con giusta causa, e non lavorare mai a lavori totalmente gratuiti.

Cosa ne pensi?

Vuoi lasciare un tuo personale consiglio o parere riguardo questo argomento?

Se ti può servire dai una lettura a questa raccolta di articoli per chi vuole diventare freelance.

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

21 Commenti

  1. Federico

    Ottimo articolo, tutti i tuoi punti non fanno una piega!

    Grazie per la condivisione!

  2. Infonde fiducia, specie per chi in tanti anni ha sempre lavorato con la sfiducia dei propri parenti che vedono il computer come un passatempo. Mai svendersi..mai…e sopratutto Gratis! MAI! ;)

  3. Ciao, ottimo articolo… proprio perchè mi trovo in una situazione nella quale devo fare una scelta, tra poco sarò “a casa”, e l’idea di fare il freelance sembra forse l’unica soluzione, e proprio come dici ho molta paura… non tanto per le mie capacità nel lavoro, ma per quelle di “gestione clienti” e “contabilità”, in queste due ammetto di essere una “capra” come direbbe Sgarbi….

    tuttavia il tuo articolo mi ha un pò rincuorato e spero che questa sensazione rimanga, grazie mille per averlo condiviso!

  4. Ciao, bellissimo articolo… proprio perchè mi trovo in una situazione nella quale devo fare una scelta, tra poco sarò “a casa”, e l’idea di fare il freelance sembra forse l’unica soluzione, e proprio come dici ho molta paura… non tanto per le mie capacità nel lavoro, ma per quelle di “gestione clienti” e “contabilità”, in queste due ammetto di essere una “capra” come direbbe Sgarbi….

    tuttavia il tuo articolo mi ha un pò rincuorato e spero che questa sensazione rimanga, grazie mille per averlo condiviso!

  5. Giuseppe

    Nella quart’ultima e terz’ultima riga sbaglio o ci sono degli errori grammaticali?

    Io non lo mai fatto e quanto questi personaggi mi richiedono un lavoro ho un valore di quaotazione maggiore dagli altri, e ora chiedetevi il motivo…

  6. A me a preoccupato sempre più l’aspetto tecnico…”contabilità” “gestione cliente” “gestione tempo”…..quelle alla fine le impari ….sono le nozioni tecniche che se non hai se non ti piacciano alcune cose sei fuori…oggi come oggi fare il freelance in italia senza essere un programmatore server-side….è difficile…si fà fatica a trovare lavori.Secondo me.

  7. Scusate, ma sapete che comunque il freelance deve avere una posizione fiscale ben definita? Voglio dire che dovete emettere fattura e che siete tenuti a pagare le tasse!
    Andate da un fiscalista e fatevi spiegare bene bene tutti gli aspetti, perche le soddisfazioni nel lavoro sono importantissime, ma è altrettanto vero che non devono essere mortificate dal fisco.
    E’ dal ’93 che lavoro come freelance nel campo del disegno industriale, fatturo tutto e non vedo l’ora di trovare un titolare che mi faccia una proposta.
    Saluti a tutti

  8. Cari amici, colleghi, la domanda nasce spontanea, ma in questi tempi di crisi… come valutate un a lavoro… come realizzate un preventivo, tempo, tipo di cliente, ecc.?

    Fatemi sapere

  9. E’ vero che bisogna credere in sè stessi ma è anche vero che per fare il “salto” dobbiamo avere anche le sensazioni che le cose possono cambiare in meglio… credo che nessuno di noi si avventurerebbe in una carriera freelance senza misurarsi sulle reali probabilità di riuscita. Mi piacerebbe molto ma non so se mai arriverà qualche segnale positivo da un mercato davvero tanto difficile… Intanto continuo a studiare e sperimentare (e seguire professionisti come Julius ;-) ) che ho ancora tanto da imparare, vediamo poi che succede…

  10. Ottime dritte, perchè danno alcuni fondamenti su quale possa essere il giusto approccio, specie per principianti del mondo freelance.
    Purtroppo chi si occupa di grafica,illustrazione e webdesign non ha nessun ordine professionale che possa dare delle regole, come dei prezzi ai servizi, e questo comporta un caos notevole specie se guardiamo gli altri come concorrenti e non come compagni d’avventura.
    Il mio suggerimento è di organizzare il proprio lavoro su base oraria, ovvero calcolando le ore di lavoro /settimana e dandogli un valore economico. L’esperienza dovrebbe dare il giusto valore all’ora di lavoro richiesta.
    Mi rendo conto a volte di come molte aziende /professionisti richiedano servizi con richieste così superficiali da richiedere anche meno tempo per realizzarle. In un momento di crisi come questo può essere interessante un dibattito su come trattare questi clienti…

    a) Fessi e contenti, ovvero poche ore, basso prezzo, lavoro mediocre, risultati di conseguenza dal lavoro realizzato mediocri.

    b) Formati e con aspettative, ovvero le giuste ore per fare un lavoro professionale finalizzato al raggiungimento di obiettivi solidi

    Rendiamoci conto che i nostri servizi non sono cazzeggio o ghirigori, ma vero e proprio marketing operativo, ovvero che deve portare risultati tangibili, e con tangibili intendo che portino un valore come minimo aggiuntivo del 3% rispetto alla fase iniziale richiesta dal cliente. (incremento vendite / visite dal sito / bounce rate bassa / heat zones specifiche / ROI calcolabile / webmarketing ).

    Solo in questo modo il cliente potrà giustificare l’investimento.

  11. Con che faccia possono chiedere un lavoro GRATIS??
    Il punto è che finchè ci saranno personaggi che accettano di lavorare gratis, o quasi gratis, le aziende se ne approfitteranno.
    E purtoppo di questi personaggi il mondo è pieno.

    Io veramente non capisco come si possa accettare di svendersi in questo modo.

  12. @ Pupixel:
    Magari non le aziende ma qualche conosciente può avere la faccia tosta di chiedere un lavoro gratis. Purtroppo alcuni non si rendono conto minimaente del tempo che viene impegnato per portare a termine un lavoro web. Per l’estraneo del web development noi lo facciamo per hobby a fare queste cose … siamo tutti dei geek asociali e non abbiamo vita sociale :| !!!
    A mie spese ne ho avuto la conferma e da quel giorno anche se il mio più caro amico mi chiede un lavoro in qualche maiera deve essere remunerato!

  13. Bravo Julius, ho scoperto da poco il tuo blog, è interessantissimo, complimenti!

  14. Sai Julius cosa sarebbe bello? Trovare online una risorsa che ci aiutasse ad elaborare preventivi. A volte sono proprio nel buoi più completo, non so proprio che prezzi fare. Sì, lo so, alla fine è solo questione di esperienza, è difficile dare delle direttive precisissime, però non sarebbe male avere delle linee guida, soprattutto per quanto riguarda il prezzo per ora. A presto.

  15. Ciao, mi può dire se avrò bisogna di partita l’IVA. Voglio vendere attraverso piattaforme Internet chi richiedeno Paypal come Freelancer o Fotolia, ho bisogno di sapere i costi di tasse. grazie grazie

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