Freelance: Gestire il Primo Appuntamento con Potenziali Clienti

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Suggerimenti su come gestire il primo appuntamento con un potenziale cliente.

Il primo appuntamento con un potenziale cliente, per un professionista che ha deciso di intraprendere la carriera di Freelance, non è da sottovalutare.

Ogni Freelance, nella situazione di unico responsabile del suo brand, deve essere in grado di comunicare in modo efficace e presentarsi nel modo migliore possibile.

Come sappiamo i Freelance hanno il duro compito di assorbire e dimostrare diverse figure professionali, come quella del Marketing.

Voglio condividere con te, alcuni miei personali consigli, 5 semplici strategie che io seguo per ognuno dei miei clienti.

Ormai sappiamo come riconoscere i cattivi cliente e come gestire un cliente, ma tornando indietro come possiamo concretizzare in un successo il primo appuntamento con un potenziale cliente?

1. Conoscere il Cliente

Quando abbiamo certezza di dover presentarci a un potenziale cliente, non possiamo non conoscere la sua realtà professionale o azienda.

Alla domanda “Lei sa di cosa ci occupiamo?” – un professionista non deve mai rispondere -“…veramente no” – questa risposta la maggior parte delle volte viene vista in modo negativo dal potenziale cliente.

Ovviamente non dobbiamo conoscere i libri contabili o il numero di dipendenti, ma avere una idea di cosa si occupa e in che mercato lavorando è una cosa intelligente.

Per scoprirlo non ci vogliono agenti speciali o investigatori privati, ma spesso solo una ricerca su Google Nome e Cognome oppure cercando il brand dell’azienda o agenzia.

Grazie anche ai social media come Linkedin, Facebook, Twitter, Google+ possiamo iniziare a conoscere il nostro potenziale cliente, in modo da risultare professionali.

2. Essere Preparati

Presentarsi a un potenziale cliente con delle idee e proposte, è sicuramente una mossa vincente.

Quando ci incontriamo con il cliente la prima volta, sicuramente avremo avuto modo di parlarci via skype o telefono e avere a grandissime linee alcuni spunti su cosa vorrebbe realizzare.

Queste prime line guida possono essere degli spunti interessanti, per proporre al cliente alcuni piccoli consigli su come noi svilupperemo il progetto.

Questa condivisione di idee ti permetterà di risultare una figura interessante e professionale, e proiettare il cliente nello step successivo, come se il preventivo fosse stato gia accettato.

Ovviamente non sbilanciamoci troppo, ricordiamoci che le idee sono le prime scintille per un progetto, chi lo concretizza avrà successo.

3. Puntualità

Come ripeto spesso ai miei workshop, uno degli aspetti molto sottovalutato è la puntualità.

La puntualità ad un appuntamento è indice di professionalità e fiducia, arrivare al primo appuntamento con un ritardo di 2 ore sarà davvero molto negativo.

Essendo noi un minimo tecnologici in questo mestiere, cerchiamo di programmare prima la partenza, con google maps o tom tom, meglio arrivare 20 minuti prima che 2 ore dopo.

4. Abbigliamento

Presentarsi al primo appuntamento con un cliente in bermuda, kilt o infradito è sconsigliato, a meno che non lavoriate per Facebook o Google.

Sembrano cose ovvie, ma ho visto cose che voi umani non potete immaginare.

L’abito fa il monaco in questa società, ovviamente non dico di cambiare personalità, ma avere una presenza professionale e non da barbone.

E’ anche vero che molti creativi a prima vista possono risultare dei barboni, ma se non siete dei folli creativi e non venite da Oxford, non potete proprio permettervelo.

Quindi cerchiamo di vestirci in modo consono, comodo e non sembrare poco professionali.

5. Accessori

Per quanto riguarda gli accessori, al primo appuntamento potrebbe essere interessante portare supporti come computer portatile o iPad.

Questi accessori possono aiutarci a presentare i nostri lavori personali, collaborazioni o mostrare al cliente idee e proposte grafiche.

Consiglio di creare un book digitale con i propri lavori, magari delle screenshoot da archiviare sui nostri device o computer, quello che prima si portava come book creativo cartaceo, ora può essere sostituito anche da uno strumento digitale.

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

7 Commenti

  1. L’immagine del tipo col sedere di fuori è bellissima…direi che potrebbe andar bene se il cliente gestisce un’hotel per una spiaggia di nudisti. Punti interessanti e che faccio da anni..poi alla fine il Cliente rovina tutto andando al punto x: Quanto (poco) mi fai del lavoro? ahahah ;)

  2. Giancarlo

    Grazie Julius per la tua condivisione, penso che tutti i punti siano molto validi e come dici tu spesso sottovalutati.

    Io ho un’agenzia da diversi anni, e ho visto spesso personaggi davvero imbarazzanti, e poi uno si chiede “ma fai sul serio?”

    Consigli da prendere in considerazione! Buon lavoro a tutti!

  3. Grande!! La foto del il tipo con il sedere di fuori è spettacolare!!!!

    Preziosi consigli come al solito grazie per la condivisione!

  4. Julius ti seguo ormai da diversi anni, ma tu per caso fai anche corsi di formazione one to one? Sarei interessata ad approfondire alcune tematiche riguardo il mondo freelance, come emergere, essere visibili, usare i social, tutto quello che fai tu ora per intenderci.

    La mia email la trovi nel del commento grazie.

  5. Francesco

    Ottimo articolo, spesso sembrano cose ovvie, ma avere un riscontro da un grande come te può aiutare!

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