Le 10 Bugie più Grandi e Colossali dei Clienti da Evitare

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Ti ho inviato il bonifico ma forse mi hai dato l’IBAN sbagliato. Ecco le grandi 10 bugie ricorrenti dei clienti.

Durante la carriera da Freelancer sarà inevitabile incontrare clienti poco onesti, ma non per loro ingenuità, proprio perché vogliono approfittarsi della nostra buona fede.

Possiamo trovare clienti onesti, clienti che ci provano ad essere onesti, ma che ogni tanto cadono in tentazione, oppure clienti che hanno nel proprio DNA, in modo spudarato la truffa.

Vi avevo condiviso con un articolo come riconoscere cattivi clienti, oggi invece vediamo insieme alcune bugie, che spesso i clienti dicono per ottenere i propri scopi e aggirare il povero Freelancer di turno.

Premessa

Quando si inizia a lavorare come imprenditori di se stessi, molto spesso si è one band man, ovvero tutto giro attorno a noi, siamo gli unici responsabili di tutto e dovremo anche saper gestire e relazionarci con i clienti.

Non possiamo permetterci di perdere tempo a inseguire clienti o iniziare cause, questoci farebbero perdere tempo e denaro.

Ricordo sempre che per ogni cliente, soprattutto se è la prima collaborazione e sempre meglio avere un contratto firmato. Inoltre per non perdere tempo e denaro, è consigliabile richiedere a inizi lavori un acconto del 30%/40% a seconda del budget, a metà lavoro altro 30%/40% e a fine lavori il saldo.

In questo modo avremo una piccola assicurazione in tasca per ammortizzare i primi momenti di collaborazione e i rischi.

Dal 2009 ho fatto davvero tanta gavetta, e ne ho viste e sentite di tutti i colori, ecco alcune bugie colossali di clienti da evitare come la peste.

1. Ti Pagherò in base al successo del progetto

Questa è un MUST, un vero Freelancer dovrebbe averla sentita almeno una decina di volte.

Succede infatti che vengano proposte partnership in progetti dei quali non sappiamo quasi nulla, sappiamo solo che sarà una grande figata!

Una volta mi è arrivata una proposta nel collaborare a un nuovo social network, che avrebbe dovuto sbaragliare Facebook, però di budget praticamente zero.

Il budget era nel lavorare per circa 8 mesi solo per loro, in cambio una quota sul progetto, di cui non si sapeva neanche il nome del brand.

Rassicurante vero? Spesso questa strategia si usa per illudere i propri collaboratori, sfruttando il loro tempo e lavoro, e facendogli credere che si è molto importanti per il progetto.

In realtà nessuno ha la visione completa del progetto, e stanno cercando solo qualcuno che possa lavorare al posto loro.

2. Ti offrirò molta visibilità in cambio del tuo lavoro

Questo è uno dei temi molto caldi, perché succede tutt’ora.

Quello che di base dobbiamo sapere per un Freelance è che non si vive di visibilità, e si purtroppo è cosi.

Puoi essere molto visibile, puoi avere anche un endorsment da Barack Obama in persona, ma se poi quella visibilità non viene concretizzata o monetizzata hai perso un’occasione.

Molto spesso si cerca di avere collaboratori senza doverli pagare, fantastico no? Sta a noi decidere quando e come accettare.

Se siamo agli inizi, può essere un compromesso interessante, da valutare davvero molto bene. Poi questa non si può trasformare in una prassi.

La “visibilità” deve essere pianificare e concordata eventualmente con il cliente. Purtroppo la maggioranza di queste proposte sono tutte fuffa, bisogna stare molto attenti.

3. Il tuo lavoro non mi piace e quindi non ti pago

Può capitare di avere inviato concept creativi, bozze grafiche o essere a metà dei lavori e il cliente blocca lo sviluppo andando contro al nostro operato.

Spesso si fa aiutare da pareri interni, come figure professionali o amici che secondo lui dovrebbero avere le capacità di dimostrare se un lavoro sia corretto o meno.

Nei maggiori dei casi si tratta di una piccola bugia, per cercare di ottenere il lavoro svolto finora a un prezzaccio o addirittura gratis, in dovere per scusarsi del male operato.

Ricordiamo al nostro cliente che le cose non vanno proprio cosi, non si tratta solo di gusto, ma quello di assolvere alle specifiche confermate nel contratto e preventivo.

4. Il progetto è molto semplice per te, lo farai in 2 giorni

Altra bugia consapevole da parte del cliente, ma che spesso inganna il Freelancer di turno quasi fecendolo stare in colpa.

Se per sviluppare un lavoro ci metti poco tempo, non vuol dire che il suo valore è proporzionale.

Spesso invece proprio metterci poco tempo, e quindi diminuire le tempistiche di consegna è un valore aggiunto.

Inoltre alcuni progetti ci vengono proposti come semplici, ma poi in realtà sono più complessi di quello che si pensa.

5. Ti ho pagato tramite assegno, è colpa delle Poste

Spesso i clienti se le inventano proprio tutte, questa l’avevo sentita da un mio lettore.

Praticamente il suo cliente si difendeva nel dire di aver inviato l’assegno cartaceo tramite posta e quindi il mancato incasso sarebbe stato colpa della lentezza delle poste.

Come dimostrarlo? Come risolvere questa situazione? Più semplice di quanto si possa credere.

Se riceviamo assegni facciamoci inviare anche una copia via email digitale, ed evitiamo di farci inviare assegni via posta, abbastanza rischioso e obsoleto ormai.

6. Questo è solo uno dei mille lavori

Questa tipologia di bugia mi è successa personalmente, la proposta di un lavoro a basso costo o addirittura aggratis per promesse da politico.

Spesso ci provano alcuni clienti, nel proporti una collaborazione per la quale ti pagheranno con altre collaborazioni interne o esterne.

Fammi questo lavoro e poi ti farò lavorare con tutto il mio network e clienti, sai io conosco molte persone.

Se vi fermate un attimo è assurdo, e come chiedere a un concessionario di auto di farci regalare una Ferrari e in cambio gli promettiamo che in futuro gli porteremo clienti.

Me la dai la Ferrari? Grazie.

7. Ti pagherò tutto alla fine dei lavori

Questa può essere una grossa bugia, soprattutto di clienti mai visti prima e mai conosciuti, i quali potrebbero invogliare a collaborare pagando a fine lavori.

Potrebbe succedere infatti, che la fine dei lavori non arrivi mai, per causa di modifiche improvvisate, ripensamenti o altre bugie.

Ricordiamoci di cercare sempre di mantenere una scadenza, flessibile ma esistente, altrimenti ci porteremo progetti per mesi e mesi.

8. Ho sentito che altri costano di meno

Un’altra bugia da quattro soldi, una volta inviato il preventivo può essere la comparazione tra i competitor o affini.

Tu mi proponi X, ma un tuo competitor pure più bravo di te mi propone Y cosa facciamo?

Intendiamoci, in realtà potrebbe essere possibile, ma spesso è solo una tecnica per fare abbassare la proposta di budget.

Cerchiamo di testimoniare il nostro lavoro rispetto le attività richieste, ed eventualmente capire se è possibile ridurre o ottimizzare il budget. 

Mai e poi mai scendere a un prezzo non proporzionato al nostro valore.

9. E’ morto il mio cane e sono in lutto

Anche questa sentita da un mio lettore. Spesso mettono in mezzo un amico a quattro zampe o non perdono modo di portare sfortuna a qualche parente ancora in vita.

Può capitare davvero, questo è sicuro, ma un lutto di 6 mesi mi sembra abbastanza strano, guarda caso proprio al momento degli incassi dovuti.

Stiamo attenti quando succedono casi simili, il nostro campanello d’allarme dovrebbe iniziare a suonare.

10. Non era quello che mi aspettavo

Questa sembra assurda, ma spesso può capitare che a lavori ultimati, confermati nel tempo, il cliente non paghi, mettendosi sulle difensive con la futile motivazione che i lavoro svolto non sia quello che si aspettava.

Ovviamente se abbiamo eseguito tutti i lavori, passo dopo passo, con un contratto e piano attività confermato dal cliente, le sue affermazioni saranno davvero poco credibili.

Ricordiamoci sempre di tenere informati i nostri clienti sugli sviluppi in corso, in modo costante, scadenzato, proprio per evitare queste futili sorprese. In questo caso l’obiettivo è ottenere parte del lavoro senza pagare la parte finale.

Mai capitato? Ne hai sentite altre?

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

60 Commenti

  1. Contratto + fattura + avvocato = decreto ingiuntivo

    ….e allora vediamo se gli passa un po’ la voglia di prendere per il culo la gente…

  2. Triste, triste davvero. Non è consolante, ma almeno leggere cosa è capitato anche a voi mi tranquillizza un minimo, il cliente non paga perché PURTROPPO i clienti a sua volta non pagano. Aggiungo lutto in famiglia e problemi di salute, il tutto condito dalla banca distante 150km dalla sede che non gli dà il prestito (ma guarda un pò). Io di Ferrara, lui sardo (segnalo TORTUGA AGENCY o anche PIANETA EVENTI di Enrico Padre). Inc*lata di 1300+iva. Ovviamente sto per andare vie legali… ci provo!

    Julius sei un grande.

  3. Facevo anche io il freelance in campo seo e ne ho sentiti di tutti i colori, clienti che non ti pagano perché magari perché a dir loro non sono ben posizionati (quando erano top 10 per molte keyword), bonifici fatti che a detta del cliente tornavano indietro, ecc…
    Poi ho smesso di fare il freelance e mi sono messo a fare siti per conto mio dove metto pubblicità e guadagno da li e le cose vanno decisamente meglio, non solo in termini di guadagni che aumentano notevolmente ma anche di stress che dimuisce.

  4. aiutatemi, ho un cliente a cui ho dovuto sviluppare interfaccia grafica per prima1,poi,2,poi 3 portali internet, ho ricevuto anticipo del 30% di quello che inizialmente era il primo progetto, poi da settembre continuo ad apportare piccole e inutili modifiche, ovviamente il tutto con lassi di tempo di settimane…in tutto cio ancora non ho ottenuto pagamento e ogni qual volta sollecito vengo risposto:quando finisci il lavoro ti faccio bonifico.
    che posso fare?
    sono scoglionato..

  5. Giovanni V

    Ciao, complimenti per la professionalità, ti ho conosciuto sabato alla gtconference e sono rimasto favorevolmente impressionato dalle tue capacità, mi affaccio adesso in questa realtà, vorrei sapere dove posso trovare un proforma di contratto ad hoc per quest’ attività, grazie mille e complimenti ancora!

  6. Proprio vero! Ho lavorato per una presunta etichetta musicale indipendente chiamata Onemore lab quì a Roma e non sono mai stato pagato, il titolare un certo Massimiliano Gordiani mi ha fatto mille promesse dicendo che mi avrebbe pagato alla fine dei lavori, che saremo andati a lavorare insieme in futuro, ma poi non ho mai visto un euro, certa gente si dovrebbe vergognare…schifoso!

  7. Che grande articolo!!! :D

    Ai tempi dell’html puro (lato client) bisognava ricorrere a stratagemmi grossolani per non farsi fregare un sito non ancora pagato e mostrato in anteprima su di un proprio server, ma oggi, con i linguaggi lato codice, state pure tranquilli che se non pagano, possono smanettare quanto gli pare, ma il sito non te lo rubano, e noi, avremo incassato l’acconto per un sito che, dovesse passare anche un anno, potrà prima o poi, con poche modifiche, adattarci alle esigenze di un altro cliente (possibilmente meno furbetto) facendoci risparmiare un sacco di tempo, recuperando così i lavori non incassati.
    L’importante è avere sempre il coltello dalla parte del manico, se ci riusciamo, potremmo sfruttare tutto a nostro favore, furbizia della gente incluna.

  8. Ciao Marco, siccome sono nella stessa situazione tua con lo stesso morto di fame (Massimiliano a me deve 300 euro) mi chiedevo se in quest’anno e mezzo eri riuscito a venirne a capo.

    Certa gente si merita solo di campare di stenti…

  9. Ottimo Julius! Quelli descritti li ho già incontrati quasi tutti, ma il più assurdo è stato un politico che mi ha chiesto la realizzazione di un sito web, posizionamento sui motori di ricerca e attività Social, tutto gratis per il bene della causa del suo partito…io non lo avevo mai incontrato prima e lui non sapeva nemmeno se votassi per la sua area politica.
    Sono rimasto letteralmente sconvolto 0_o!

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